L’assertività è uno stile di comunicazione che permette di esprimere i propri bisogni e sentimenti in modo chiaro, esercitando i propri diritti senza negare quelli degli altri. Essere assertivo non garantisce il costante apprezzamento, né assicura che tutti siano felici, ma permette di difendere il nostro diritto ad essere trattati in modo equo.
Per sviluppare e mantenere nel tempo comportamenti assertivi, risulta utile seguire questi punti
La carta dei diritti assertivi
- Io sono l’unico giudice del mio comportamento, dei miei pensieri e delle mie emozioni. Il comportamento degli altri ha indubbiamente un effetto su di noi, ma possiamo sempre scegliere come rispondere e agire, perseguendo gli obiettivi che migliorano il nostro benessere. Gli altri possono influenzare il processo che conduce ad una nostra decisione, ma la scelta vera e propria infine spetta a noi.
- Ho diritto di non fornire ragioni per giustificare il mio comportamento. Spesso sentiamo il dover di fornire ragioni e giustificazioni per ogni singola azione, preoccupati del giudizio degli altri, a volte finendo per non comportarci in linea con i nostri desideri. Proviamo perciò a sintonizzarci su ciò di cui abbiamo bisogno senza tentare di convincere l’altro dell’appropriatezza delle nostre condotte.
- Ho il diritto di decidere se occuparmi dei problemi degli altri (io sono responsabile della mia felicità e del mio benessere). Possiamo essere preoccupati per gli altri e provare compassione per loro, ma non dobbiamo mai dimenticarci dei nostri bisogni e del fatto che non abbiamo diretto controllo sulla vita e la felicità altrui.
- Ho diritto di cambiare idea. La vita è complessa, mutevole e l’intelligenza in questo senso può essere compresa come la capacità di adattarci efficacemente ad ogni situazione, sviluppando le nostre abilità e migliorando sempre più. Imporsi di non cambiare mai idea e ancorarsi in modo rigido alle proprie abitudini può essere spesso una scelta sbagliata.
- Ho il diritto di sbagliare e di assumermene le responsabilità. Sbagliare è parte della vita e attraverso i nostri errori impariamo molto. Questo diritto esprime la necessità di ignorare chi nella nostra vita cerca di convincerci che un errore è indice della nostra inadeguatezza, che sbagliare implica sempre provare colpa.
- Ho diritto di dire “non lo so”. Abbiamo diritto a compiere una scelta o esprimere un giudizio senza padroneggiare ogni aspetto della nostra vita. Abbiamo anche il diritto di non sapere.
- Ho il diritto di essere indipendente dalla benevolenza degli altri. Le relazioni non sono mai perfette e abbiamo il diritto di trovarci in conflitto con amici, parenti e partner (la credenza che in un rapporto felice non vi sono conflitti è del tutto irrazionale). Il nostro comportamento deve procedere guidato dalle nostre convinzioni e preferenze, più che dal timore di perdere la stima e l’amore degli altri.
- Ho diritto di essere illogico nelle mie decisioni. Molte decisioni importanti della nostra vita le prendiamo connessi alla nostra “pancia”, consapevoli del ruolo fondamentale svolto dalle emozioni nel processo decisionale. In alcune situazioni infatti il ragionamento logico mal si concilia alle sfumature di grigio dell’esistenza umana. Questo diritto esprime la necessità di svincolarsi dai giudizi di chi sostiene che ogni scelta illogica è sbagliata.
- Ho il diritto di dire “non capisco”. Chiedere chiarimenti è sempre un nostro diritto, specialmente nelle situazioni dove l’interlocutore esprime concetti in modo volutamente astratto e vago. Mettere in pratica questo diritto implica anche superare credenze irrazionali quali: “chiedere due volte la stessa cosa è da idioti…non posso chiedere nuovamente di farmi spiegare questo concetto perché arrecherei fastidio all’altro”.
- Ho il diritto di dire “non mi interessa”. Non è necessario essere perfetti per sentirsi adeguati. Ogni tanto è necessario anche dichiarare che qualche cosa non ci interessa.
- Alberti, R., & Emmons, M. (1970). Your perfect right: A guide to assertive behavior. San Luis Obispo, CA: Impact Press
- Murphy, J. (2011). Assertiveness: How to stand up for yourself and still win the respect of others. ScaredCocoon.com.
- Smith, M. J. (2008). When I say no, I feel guilty. Pacifica Tape Library.